Oggi iniziamo un excursus nella storia della moda per avvicinarti a seguire da vicino le tendenze vintage. Iniziamo col vintage degli anni 40.
Chi sceglie il vintage spesso trae ispirazione dallo stile e il costume di un determinato periodo storico oppure compone i suoi outfit andando a rovistare tra le abitudini e gli stili di una particolare annata per adattarlo al proprio gusto personale.
Cosa c’è di diverso nello stile vintage degli anni 40?
Se donne come Katherine Hepburn o Lauren Bacall ti ispirano sei capitata nel posto giusto.
Quando scegliamo un capo vintage in realtà scegliamo l’unicità del capo assieme a tutta la storia di un’epoca il cui stesso capo racconta.
Ti do qui alcune indicazioni o curiosità che ti possono aiutare su ciò che vedi o scegli nelle vetrine vintage o mercatini.
Tutto questo senza avere la pretesa di fare un saggio sulla storia della moda.
Riusciamo a capire di più su un determinato stile andando a guardare gli usi, la storia e le abitudini di un particolare periodo storico.
Intanto il retroscena storico dello stile vintage anni 40 è la II° guerra mondiale che segna la vita di tutte le persone in quegli anni. Dall’Europa all’America. La mancanza di risorse ed esigenze pratiche non invoglia le donne e gli stilisti del periodo a sfarzi e sontuosità.
I tessuti preziosi come la lana e il nylon venivano destinati all’esercito. Le industrie tessili hanno compiuto grandi ingegnosità per sopperire alle carenze di base del particolare periodo storico. Ma anche tutto il comparto della moda.
Le stesse riviste del periodo davano indicazioni alle donne sul come riciclare gli abiti e le stesse donne – per esempio – sopperivano alla mancanza di calze disegnandosi semplicemente una riga sulle gambe o si davano il blush pizzicando le guance.
Vengono immessi sul mercato nuovi tessuti sintetici che andavano a sostituire i più pregiati come il rayon – più versatile ed economico. Gli abiti diventano più pratici per facilitare movimenti a cui le donne non erano abituate dovendo sostituire gli uomini in guerra.
Anche e soprattutto in questo periodo la moda dimostra la capacità di cavalcare l’onda del momento e di adattarsi ai tempi offrendo bellezza.
Seppure considerato austero e sobrio gli anni 40 hanno segnato l’arrivo di tendenze che sono diventate poi cavallo di battaglia per gli stilisti e la moda degli anni successivi.
Gli ultimi anni 80 e gli anni 90 per esempio nella moda hanno tratto spunto dallo stile degli anni 40.
Lo stile vintage degli anni 40 guarda ad una silhouette più semplice nelle linee. Scompaiono elementi considerati inutili e superflui come merletti, decori ed eccessi di stoffa. Le linee degli abiti si ispirano alle divise militari. I colori sono neutri. Le spalline sono imbottite. Il tailleur – soprattutto giacca e pantalone – diventa un classico senza tempo.
La donna al contempo diventa sicura ed elegante.
Le tasche diventano importanti per poter contenere documenti ed oggetti. I tacchi delle scarpe – anche in sughero – hanno tacchi a cono molto pratici o con le zeppe. Il pantalone diventa un passe partout.
Il turbante da realizzare con qualsiasi stoffa a disposizione sostituisce le acconciature dei parrucchieri. Gli stessi capelli per ovviare al costo e scarsità del parrucchiere si portano lunghi sulle spalle o con semplici acconciature.
Gli anni 40 hanno visto emergere alcune figure di stilisti rivoluzionari nella storia della moda come l’italiano Salvatore Ferragamo o le Sorelle Fontana o Roberto di Camerino o il debutto nel 1947 del new look di Christian Dior.
Icona dello stile vintage degli anni 40 è l’indipendente e forte attrice Katherine Hepburn. Femminista sin da giovanissima che nelle sue pellicole propone un’idea di donna che precorre i tempi.
Anche nel suo tempo libero la Hepburn indossa capi come pantaloni palazzo assieme a camicie da uomo o panciotti o giacche lunghe sui fianchi. Accompagnate da scarpe dai tacchi rigorosamente bassi.
Donne come lei o come Lauren Bacall diventano muse per importanti stilisti sia in quegli anni come ancora oggi.
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