Il vintage anni 80 è la decade più nota. Tutte più o meno abbiamo nell’armadio un capo vintage anni 80 ereditato o dalla mamma o dalle zie.
Gli anni 80 sono una reazione al liberalismo delle due decadi precedenti. Si parla nello specifico di “edonismo reaganiano”. Il vintage anni 80 subisce la forte influenza del consumismo e globalizzazione di quelli anni che spinge le persone ad essere competitive. Uomini e donne sono in carriera. Amano essere ben vestiti ed essere in perfetta forma.
Sono questi anni un periodo di eccessi smodati. Nasce la logomania, il culto esasperato del corpo. Uomini e donne sono in fissa per l’abbronzatura. Soprattutto facendo uso di lampade. Il gusto a 360 gradi è molto kitsch.
Le donne hanno un bisogno senza misura di dimostrare i loro successi. Soprattutto nel lavoro e grazie ai capi di abbigliamento.
Donne emblema del vintage anni 80 sono Brooke Shields, Whitney Houston, Cindy Crawford.
Cosa caratterizza il vintage anni 80?
Nasce negli anni 80 un fenomeno particolare – influenzerà anche gli anni successivi – ovvero gli Yuppie. Yuppie è un’abbreviazione di Young Urban Professional. Ossia giovani lavoratori che hanno quasi come solo obiettivo il successo. Hanno un forte bisogno di apparire portato avanti con un preciso stile di vita. Gli Yuppie vestono quasi solo italiano. Hanno uno stile di vita e di abbigliamento che talvolta e spesso è fuori dal loro budget.
Per le donne – in particolare – questo vuol dire indossare tailleur scuri dalle spalline molto importanti, preferire tessuti maschili e la loro borsa preferita è la portadocumenti. Quasi ad omologarsi al mondo maschile.
In particolare Giorgio Armani predilige vestire questo tipo di donna.
I giovani invece si oppongono allo stile hippy degli anni precedenti grazie allo stile Preppy. I loro capi sono quasi semplici ma tutti logati. Adorano le polo di Ralph Lauren, i maglioni con le trecce di J.Crew rigorosamente portati sulle spalle, le gonne a pieghe Lacoste. Imperano le Clarks e le scarpe da tennis. I colori sono tendenzialmente color pastello. La donna emblema di questo stile è la Lady Diana dei primi anni.
In Italia il corrispettivo dello stile preppy sono i Paninari. Il fenomeno nasce a Piazza San Babila a Milano. Simbolo di questo stile sono le giacche imbottite Moncler e le camicie a quadri Naj-Oleari.
Imperano le palestre. Con i muscoli, l’aerobica, i fuseaux, le fasce per capelli e gli scaldamuscoli. Tutto dal colore fluo e pop.
Le icone di stile musicale sono Madonna, Michael Jackosn, i Duran Duran e George Michael.
Oltre alla borsa cartella le altre borse sono metalliche o pitonate. Le scarpe sono molto alte e a punta e colorate. Di giorno si usa il décolleté. Di sera il sandalo con cinturino.
Il make up diventa il vero protagonista. Trionfa il blush che scolpisce gli zigomi. Le sopracciglie diventano molto importanti e sono messe in risalto da ombretti colorati e luminosi. I rossetti hanno un finish perlato.
I Bijoux sono molto vistosi. Trionfano l’oro, gli strass, ma anche le perle. I giovani usano la plastica colorata.
Gli stilisti famosi sono Ralph Laurent, Azzedine Alaia, Armani, Ferrè, Missoni, Valentino, Krizia, Moschino, Dolce & Gabbana e Romeo Gigli.
Le donne del cinema sono la cantante-attrice Madonna, Meg Ryan col suo famoso “Harry ti presento Sally e l’indimenticabile Sarah Jessica Parker.
Ancora oggi a piccoli tocchi il vintage anni 80 è uno stile da fare proprio che rende la donna straordinariamente moderna.
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